Il volume di AutoRicerca N.17 dal titolo “Spunti di Osservazione” è dedicato a considerazioni e, appunto, osservazioni sulla vita, tratte da alcuni scritti di Antonella Spotti (Ricercatrice interiore, scrittrice e insegnante di Scienze antiche).
I volumi di AutoRicerca, curati dal fisico teorico Massimiliano Sassoli de Bianchi, trattano di scienza, fisica e ricerca (anche in ambiti psicologici e interiori). L’intera collezione può essere trovata sul sito: www.autoricerca.ch (trattandosi di una rivista ad accesso aperto, i volumi in formato pdf sono scaricabili gratuitamente).
Massimiliano Sassoli de Bianchi ha ottenuto il dottorato di ricerca nel 1995, presso l’École Polytechnique Fédérale di Losanna. La sua ricerca ha inizialmente portato su alcuni aspetti dei processi di scattering quantistico, tra cui la teoria del tempo di ritardo, l’analisi rigorosa del limite adiabatico e ad alta frequenza, e la generalizzazione del teorema di Levinson ai potenziali periodici nel tempo.
Dopo il dottorato, ha lavorato per numerosi anni come manager nel settore dell’industria e del commercio internazionali, per poi tornare a dedicarsi all’insegnamento e alla ricerca, inizialmente insegnando fisica al liceo di Lugano, e in seguito fondando il “Laboratorio di Autoricerca di Base” (LAB), proponendo attività anche inerenti al tema della ricerca interiore.
Attualmente è ricercatore presso il Centro Leo Apostel della Vrije Universiteit Brussel, in Belgio, dove collabora con il gruppo diretto da Diederik Aerts, di cui è uno dei più stretti collaboratori. Con Aerts ha proposto una possibile soluzione del problema della misura in meccanica quantistica, e del paradosso probabilistico di Bertrand, evidenziando la profonda connessione tra questi due problemi.
Più di recente, ha contribuito allo sviluppo di un’interpretazione innovativa della fisica quantistica e relativistica, di tipo “concettualistico”, e ha posto le basi di un possibile modello quantistico del World Wide Web (QWeb). Sempre con Aerts, ha introdotto la nozione di “realismo multiplex”, che similmente alla concezione pluralistica di Werner Heisenberg considera che la struttura del reale sia tale da non permettere di catturare ogni suo aspetto entro un’unica rappresentazione.
Per maggiori informazioni sulla sua ricerca: www.massimilianosassolidebianchi.ch