Prima la comparsa di giornali, radio e tv e d’internet, dispositivi elettronici e social media dopo, ha permesso che l’informazione raggiungesse ogni angolo del globo, generando una vera e propria infodemia, ossia un eccesso di dati nel nostro organismo. Ogni mente umana su scala mondiale è invasa da una quantità abnorme d’informazione, ad un ritmo frenetico, non lasciando spazio e tempo per metabolizzare ed elaborare quest’infinità di notizie. Accendendo la radio o scrollando un giornale online non si può non notare l’incapacità di soffermarsi su quanto ascoltato o letto in quanto già trasportati alla notizia seguente, condizionando mente ed emozioni ad una sorta di bulimia cognitiva: centinaia di notizie vengono giornalmente ingerite per poi essere vomitate all’esterno (sotto forma di parola o testo scritto) per far spazio alla prossima abbuffata. Tutto in maniera inconsapevole e meccanica. Considerando poi che la qualità energetica di tali notizie oscilla mediamente tra vibrazioni di paura, violenza e rabbia si può presto concludere che la dieta riservata al nostro corpo emotivo e mentale non sia delle più sane ed equilibrate. Se si potessero fare delle analisi del sangue sui nostri corpi meno materiali non ne uscirebbe un bel quadro.
È impossibile non notare, soprattutto in questo periodo storico, come si parli sempre delle stesse cose. Cronaca nera, pandemia, virus, terrorismo, immigrazione, emergenze climatiche, politica ed economia rappresentano il 99% del contenuto mediatico di questi ultimi decenni e quindi il tema di conversazione principale di moltissimi di noi. Tolto questo il mondo sembra non esistere, rimane una sorta di vuoto cognitivo, veniamo quasi a mancare per carenza di cibo. L’aspetto più preoccupante è che noi stessi siamo divenuti un mezzo di tale meccanismo, siamo stati ipnotizzati dai mezzi di comunicazione a diffondere il messaggio da loro prescelto per rendere l’infodemia ancora più capillare. Diveniamo TV ambulanti che con megafono aperto diffondono inconsapevolmente tali notizie a quei pochissimi fortunati non ancora esposti a tale inquinamento emotivo e mentale. Rappresentiamo una vera e propria rete capillare che va ad alimentare tutti gli ambienti da noi frequentati, ci facciamo portatori di quel cibo spazzatura che ci viene servito quotidianamente su un piatto d’argento con due foglie d’insalata per farlo risultare meno indigesto.
Informarsi è fondamentale per potersi muovere al meglio in un momento come questo ma è altrettanto importante compiere uno sforzo cosciente per non renderci veicoli di un messaggio inquinato da tanta negatività, nel proteggere non solo noi stessi ma sopratutto coloro che ci stanno vicini, coloro che non hanno i mezzi di difesa a noi insegnati e quindi più esposti a vibrazioni che non hanno nessuna utilità nella vita quotidiana. Il lavoro interiore che ognuno di noi sta portando avanti da solo e/o con l’aiuto di un Maestro deve servire anche a divenire canali consapevoli per interrompere il propagarsi di così basse energie: senza il nostro appoggio inconsapevole TV, radio, internet e social perderebbero il loro potere di diffondere un clima che sta diventando troppo denso, troppo carico di negatività e preoccupazione. Non facciamo il loro gioco e carichiamoci sulle spalle la responsabilità di aver intrapreso questo percorso di consapevolezza interiore per proteggere chi amiamo (e non solo).
L’osservazione di noi stessi è, a mio avviso, uno strumento chiave per divenire arterie sane per irrorare di positività l’ambiente circostante. Osservare tutto, a più riprese: i nostri pensieri, le nostre emozioni, la loro interazione, la nostra meccanicità nel riportare fatti letti e/o uditi senza alcuna vera riflessione, il tono della voce utilizzato nel fare ciò. Tutto. Dobbiamo abbattere il livello di colesterolemia emotiva e mentale in noi stessi e divenire vasi comunicanti sani, portatori di sangue ricco di O2 ed anticorpi al fine di contrastare la diffusione virale di tale meccanismo manipolativo che alla lunga può solo portare ad un inquinamento del nostro cuore.
Propongo per 1 giorno di non parlare di nulla che viene trasmesso mainstream o da canali alternativi (pandemie, crisi, politica, cronaca nera, vaccini, etc), di bloccare tale afflusso di notizie. Cercate di conoscere meglio qualcuno a voi vicino, di conoscere meglio voi stessi o semplicemente di perdervi nel fare ciò che amate fare, creandovi una realtà alternativa, come se tutto il resto non esistesse. Osservate la vostra mente ed emozioni di quali cibi si stiano nutrendo e se necessario osservate qualche periodo di dieta mediatica. ATTENZIONE: possibile manifestarsi di sintomi da disintossicazione quali irritabilità, nervosismo, prurito mentale. In tale caso si prescrive immobilità fisica, osservazione coscienziale consapevole e respiri profondi.